Titolo: "Cenere e Fumo" (Intro) Cenere e fumo sopra il cielo grigio, uomini che sparano, mentre Dio sta zitto. Lo Stato gioca a dadi, il popolo è un miraggio, poveri nel fango, ricchi in un palazzo d'oro e ghiaccio. (Strofa 1) Hanno mani sporche, ma indossano cravatte, fanno guerre per potere, chi se ne sbatte? Bambini con i sogni che crollano a pezzi, mentre vendono missili come fossero confetti. Lacrime nei campi, urla sotto i tetti, il mondo si divide tra chi paga e chi è nei debiti. Dio ci guarda, ma forse è stanco, noi giochiamo con la morte, lui osserva dal suo banco. (Ritornello) Cenere e fumo, la terra che trema, uomini crudeli, la pace è un’utopia vana. Soldi sporchi, anime in catene, e Dio lassù, che forse nemmeno ci tiene. (Strofa 2) Le strade sono vuote, le tasche ancora meno, povertà che cresce come un veleno. Lo Stato parla, ma non fa un passo, promesse vuote, il futuro è un masso. Madri piangono, figli senza padri, mentre i potenti banchettano coi loro quadri. L’inferno è qui, ma lo chiamano progresso, e noi, burattini, a fingere interesse. (Ritornello) Cenere e fumo, la terra che trema, uomini crudeli, la pace è un’utopia vana. Soldi sporchi, anime in catene, e Dio lassù, che forse nemmeno ci tiene. (Bridge) Se Dio c’è, allora perché tace? La giustizia è cieca o ha solo perso le braccia? La fede non basta, il mondo è crudele, le croci sono troppe, il cielo è senza stelle. Ma forse siamo noi, i veri demoni, a bruciare vite come fossero pagine. (Outro) Cenere e fumo, un grido nel buio, l’essere umano è il suo peggior nemico. Lo Stato dorme, il popolo muore, e Dio, se ci sei, perché non c’è amore? With Dream Machine AI

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